Sono proseguite in queste ore le indagini per capire dove siano spariti i quasi 30 milioni di euro del Caveau di Silea. A passare sotto la lente d’ingrandimento degli investigatori è stata anche la villa dei Compiano, titolari della North East Service.
Quello ipotizzato fino ad ora dalla Procura è il reato di furto aggravato, a carico di chi è ancora tutto da vedere. Quello che è certo è che il luogo dove vengono custoditi i soldi è un luogo blindatissimo e sorvegliato da moltissime telecamere e sistemi d’allarme.
Ciò che preoccupa di più e che è emerso dalle ultime indagini è che i soldi sarebbero spariti anche da altre sedi della Nes, non solo da quella di Silea.
La guardia di finanza ha poi perquisito e contattato altri membri della società cercando una pista su cui lavorare, perché per ora l’indagine è contro ignoti, dato che non ci sono alcune evidenti prove che possano incastrare nessuno.
Le ipotesi, però, per ora al vaglio dei magistrati sono tre: che qualcuno si possa essere introdotto realmente nel caveau, che i soldi sia stati “presi in prestito” per altri motivi dentro all’azienda e, infine, che tutto sia frutto di un errore di documenti e che quei milioni non si siano realmente volatilizzati, ma che siano custoditi da un’altra società.
Sara Prian
[04/10/2013]
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