Il Milan risorge. Alla decima trasferta il Milan vince per la prima volta nella stagione lontano da San Siro. Il risultato è particolarmente importante in quanto permette di difendere il secondo posto nel girone di Champions dall’assalto dell’Ajax che a sorpresa liquida il Barcellona e resta nella scia dei rossoneri.
La squadra più triste della lunga epopea berlusconi & Galliani tira fuori improvvisamente gli attributi, e maschera tutte le sue magagne con una vittoria rotonda.
La partita è impostata con lucida genialità: difesa attenta e contropiede ficcante. Risultato finale 3-0, proprio come diceva Kakà che, nella tormentata vigilia, aveva annunciato la resurrezione.
Riccardino è la vera anima di questa squadra: ha cuore, gamba e la precisione di un chirurgo. A tratti si improvvisa centravanti per coprire il buco e lascia di sale il portiere Forster, gelando il Celtic Park dopo appena 13 minuti.
Kakà segna e ispira. Tutta la squadra è sulle sue spalle, ormai, ma a lui va bene. Anche per lui questa partita è una rivincita sul palcoscenico internazionale dopo le umiliazioni subìte a Madrid.
Balotelli, per una volta, fa le cose per bene. Così nella ripresa il Milan allunga prima con Zapata e poi proprio con Mario, che rompe un digiuno lungo 56 giorni. 3-0 senza storie dopo un’ora.
Grande il pubblico (circa 60 mila scozzesi) che dall’inizio alla fine (anche sullo 0-3) sostiene la squadra in maniera esemplare provando a spingerla ad un’improbabile rimonta.
Roberto Dal Maschio
[27/11/2013]
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