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Mestrino gestiva a casa un supermarket della droga

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[07/08] Ancora una attività  antidroga dei Carabinieri della Compagnia di Mestre che nella notte hanno arrestato un insospettabile mestrino, M.P., 37enne, responsabile di detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti.

Sottoposto a sequestro un vero campionario di droghe, per un offerta al mercato varia e molteplice, tra cocaina, ecstasy, sostanze allucinogene e marijuana, direttamente prodotta in casa.

In azione i Carabinieri della Stazione di Mirano che, da alcuni giorni, stavano monitorando l'uomo ed i movimenti del suo monovolume. Mentre faceva la spola tra piazza Martiri della Libertà  e la Piazza Mercato di Spinea egli interagiva con soggetti del posto. I suoi movimenti non sono sfuggiti ai militari e, a seguito dell’acquisizione dei necessari elementi di riscontro, hanno permesso di trarre in arresto lo spacciatore e mettere in luce la lucrosa attività  posta in essere.

Il blitz è scattato intorno alla mezzanotte di ieri: dopo aver seguito per tutta la serata i movimenti del giovane – secondo le solite modalità , tipiche dello spacciatore: numerose telefonate, contatti brevi e frequenti con soggetti, per lo più in zone più o meno defilate – riscontrata la cessione di due dosi di cocaina a due ragazzi, i Carabinieri hanno bloccato M.P. ed i due giovani nella piazza di Spinea, dove quest’ultimo era appena giunto proprio per incontrare i clienti.

Il controllo ha permesso di recuperare subito le due dosi di cocaina appena cedute ai due acquirenti, nonchè ulteriori 4 grammi della medesima sostanza ed alcune pastiglie di ecstasy, detenuti dallo spacciatore.

La successiva perquisizione domiciliare, nell’abitazione occupata dall’ M.P. – residente a Mestre – invece, è stata foriera di una sorpresa ancora maggiore: gli operanti hanno trovato un fornitissimo mini-market dello spaccio: altra cocaina di riserva – 4 grammi circa, già  suddivisi in dosi – qualche grammo di marijuana già  essiccata ed una decina di piante di “maria”, ancora piccole ma amorevolmente coltivate in vasi, fondi di bottiglia e contenitori di vetro sparsi per l’appartamento, 2 grammi circa di funghi allucinogeni, 100 grammi circa di sostanza da taglio per la cocaina, un bilancino elettronico di precisione nonché vario materiale utilizzato per la preparazione ed il confezionamento delle sostanze stupefacenti.

Inoltre, sempre in abitazione, è stato rinvenuto vario materiale utilizzato per la realizzazione di tatuaggi. Per questo è al vaglio degli inquirenti la verifica di un’eventuale esercizio abusivo della professione di tatuatore – il soggetto infatti non possiede alcuna licenza in merito – come desumibile dallo stato di utilizzo delle apparecchiature e di quanto recuperato in proposito, con le relative valutazioni sotto il profilo igienico – sanitario.

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