Incrementare il commercio e di conseguenza dare uno slancio alla città e all’apparato sociale. Nicola Pellicani, della Fondazione Federalisti riformisti Mestre, ha consigliato di creare nella cittadina un distretto del commercio, combattendo così il degrado ed unendo enti pubblici e privati.
Ascom, assieme agli enti comunali e a molti fra imprenditori, commercianti e le categorie, sembrano essere favorevoli all’idea. Il progetto sarebbe quello di far conoscere in rete i negozi, così come riqualificare alcune attività del centro ed impreziosire il tutto con delle iniziative culturali.
Doriano Calzavara, presidente di Ascom suggerisce: “Non abbiamo bisogno di altri ipermercati. Nell’area dell’ex Umberto I abbiamo la possibilità di vedere una nuova galleria commerciale che può ospitare una parte di un distretto del commercio inteso come un centro commerciale a cielo aperto.”
D’accordo anche Maurizio Franceschi della Confersercenti che sostiene: “Le radici per agire ci sono già, nel progetto che abbiamo presentato con Comune e Camera di commercio in Regione per arrivare terzi al bando e ottenere i primi 150 mila euro. Serve ora una cabina di regia degli interventi ed eventi nel centro cittadino.”
Giuseppe Fedalto, presidente della Camera di Commercio è l’unico scettico: “Tra pochi giorni aprono 25 mila mq2 del nuovo Auchan. Noi partecipiamo alle iniziative del Comune, che si impegna, ma sono pessimista: possiamo intervenire nel centro di Mestre ma non garantiremo un vero rilancio per le attività di Favaro, Marghera, Zelarino che soffrono anche di più questa crisi.”
Decisa e ferma la convinzione di Calzavara che dice: “Il Comune pensi agli interventi di riqualificazione e arredo urbano, mentre gli imprenditori penseranno ad investire.”
Alice Bianco
[22/11/2013]
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