Molti sono quelli convinti che il buco dell’ex Umberto I rimarrà tale almeno fino al 2020, quando scadrà la convenzione urbanistica tra Comune e privati. E sono altrettanti quelli a cui non piace l’idea di aumentare gli spazi commerciali.
Dalle parole di Danilo Corradi, direttore di Confcommercio Mestre, si capisce come si possa essere tutti d’accordo sull’eliminazione del buco e sulla creazione di nuovi parcheggi per favorire l’arrivo delle macchine in centro città, ma che è tutt’altra storia quando si comincia a discutere sull’ampliamento degli spazi commerciali da 6mila a 17mila metri quadri.
Il direttore dell’associazione veneziana albergatori Claudio Scarpa si dice perfettamente concorde con la Municipalità del centro che ha bocciato l’idea. «Continuare a concedere aperture di nuovi alberghi a Mestre è pura follia», ha dichiarato, soprattutto se si pensa che Mestre, per concorrere con l’aumento dei turisti e delle camere a Venezia, ha dovuto ulteriormente abbassare i prezzi anche del 50%.
Così l’alternativa che rimane è quella di lasciare il buco, con una proposta alternativa che arriva sempre da Scarpa: abbattere gli alberghi in centro sostituendoli con aree di verde.
Sara Prian
[30/01/2014]
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