Una frase che può essere tradotta in 'Perchè prendono di mira sempre me?' rivolta ai suoi detrattori che lo tengono sotto la lente di ingrandimento pronti a dare evidenza alle sue marachelle, ma anche in una più filosofica: 'Perchè capitano sempre tutte a me?' che sottolinea la sfortuna che lo perseguita.
Se vogliamo proprio considerare sfortuna il fatto di essere in prima linea nei palcoscenici calcistici più prestigiosi del mondo alla sua età .
Mario Balotelli aveva fatto parlare di se' in settimana avendo giocato – raccontano le cronache – con i fuochi artificiali. Il passatempo era finito fuori controllo tanto che sarebbero dovuti arrivare i pompieri e mezza casa sarebbe finita bruciata. Come capita di frequente – per fortuna – Mario si è poi fatto perdonare in campo.
Ieri l'attaccante italiano ha fatto felice Roberto Mancini segnando due gol, ma più in generale impegnandosi e correndo per tutta la partita. Prestazione a tratti incontenibile che ha costretto Evans, della squadra avversaria, a fermarlo in maniera così scorretta da essere espulso.
Il Manchester City ha così battuto, anche grazie alla prestazione di Mario, gli storici avversari del Manchester United per 6-1. Risultato storico.
Nelle cronache dell'incontro trova posto evidente però anche il messaggio che Mario Balotelli ha voluto mandare, a modo suo. Per festeggiare ha esibito la maglietta con la scritta: 'Why always me?', di cui appunto si diceva all'inizio.
[24 ottobre 2011]
Stefano Gogliardi
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