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Manifestanti a Venezia per contestare il ministro Maroni

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[24/11] Contestazione oggi dei no-global contro l'arrivo del ministro Roberto Maroni per la Conferenza dei Paesi del Mediterraneo che si sta tenendo all'Isola di San Servolo.

Ci sono stati anche attimi di tensione tra i manifestanti, che hanno srotolato due striscioni sul ponte dell' Accademia e intendevano esporre dei manichini che rappresentavano extracomunitari, e forze dell'ordine.

Sulle modalità  della manifestazione, ma ancora di più sulla loro repressione, si è decisamente schierata l'assessore comunale alle Politiche giovanili, Luana Zanella:

“E’ veramente preoccupante che nel nostro Paese, e tanto più nella nostra città , venga ostacolato e quasi impedito il diritto a manifestare pacificamente. Oggi la Rete di associazioni “Venezia respinge il razzismo” aveva promosso una manifestazione pacifica e non violenta per protestare contro le politiche migratorie attuate dai governi dei paesi del Mediterraneo occidentale (tra cui Italia, Libia, Malta, Tunisia, Spagna), i cui ministri sono riuniti in questi giorni nell’isola di San Servolo a Venezia".

 

"La manifestazione - prosegue l'assessore - prevedeva un presidio sul ponte dell’Accademia ed una barca che avrebbe portato a San Giorgio dei manichini, una mamma incinta, un bambino ed un papà , a simboleggiare le tragedie dei tanti migranti che, alla ricerca di un mondo migliore, incontrano la morte nei nostri mari. Anche questo finto viaggio si è trasformato in un’odissea sconcertante: prima autorizzato da tutti gli enti competenti, poi negato il giorno stesso a seguito di un intervento diretto del Ministero dell’Interno. Accolto il divieto dai manifestanti, l’azione si è limitata ad un presidio pacifico sul ponte dell’Accademia. Nemmeno su un ponte storico di Venezia i manichini hanno trovato pace ed accoglienza, neanche questo era il posto giusto per loro: le forze dell’ordine hanno cercato di impedire che venissero esposti, ripresi dalle telecamere e raccontati dai giornali".

"Sono indignata che a Venezia, terra che ha sempre accolto i destini di uomini e donne provenienti da tutto il mondo, sia stato impedito ed ostacolato il diritto di manifestare le proprie idee ed il proprio dissenso, diritto imprescindibile per un Paese che si ritiene democratico. Cosa sta succedendo alla democrazia del nostro Paese?” conclude la Zanella.

francesca chiozzotto

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