Il marito della donna cinese arrestata ieri a Marcon dai Carabinieri del Nucleo Operativo e Radiomobile per essere la tenutaria di un appartamento adibito a bordello, si difende: “Quanto accadeva nell’appartamento è un fatto nostro, privato, niente di più. Io vendo un’attività in proprio, non sfrutto nessuno e non coinvolgo nessuno. Del resto c’è crisi, ho provato a chiedere aiuto, ma non l’ho trovato.”
Appellandosi ai problemi economici, l’uomo ha dichiarato che in quella casa si comporta come un normale venditore, conducendo una propria attività. Per quanto riguarda la connazionale della moglie trovata all’interno, ha precisato: “Il problema è che in casa in questi giorni, fatalità ospitavamo una donna cinese che non sapevo per niente fosse clandestina. Tutto lì, questo è il punto, che era clandestina.”
L’appartamento poi, non sarebbe sotto sequestro, l’uomo infatti dopo la denuncia per favoreggiamento e sfruttamento della prostituzione, è ritornato a casa e la moglie lo farà oggi.
Il marito della maitresse continua a professarsi innocente dicendo che quell’appartamento “non era certo un bordello”.
Alice Bianco
[23/01/2014]
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