La lista dei presunti politici gay, come aveva preannunciato il signor Aurelio Mancuso, ex presidente dell'Arcigay, è stata pubblicata su un blog straniero della California. Si tratta di 10 nomi eccellenti che vengono ritenuti gay ed omofobi al tempo stesso. A noi non interessa se questi signori siano gay, a noi preme, invece, sottolineare la bassezza e l'asprezza della lotta politica che per rivendicare diritti ricorre a dossier e al killeraggio politico. Mancuso, infatti, è ( o era) coordinatore del Pd per i gay e, sicuramente, questo fatto ha contributo non poco a questa iniziativa singolare e volgare anche se non riconducibile a lui personalmente essendo l'ID di questo blog negli Usa. Ma rimane il fatto che Mancuso sapeva tutto e aveva preannunciato per tempo sito, giorno e ora della pubblicazione della lista. Come faccia adesso a tirarsi fuori non è dato di sapere.
Una denuncia contro ignoti, comunque, è scattata e vedremo adesso se con rogatorie internazionali ad hoc si arriverà ad identificare gli autori di questa iniziativa indegna che mette alla gogna 10 parlamentari del centro e della destra visto che i pm Rossi e Albamonte della procura di Roma hanno aperto un fascicolo per la violazione dell'art. 167 della legge sulla privacy per la pubblicazione di dati sensibili attinenti la sfera sessuale. Oltra alle denunce per diffamazione che arriveranno nei prossimi giorni.
Va detto, per chiarezza, che avremmo difeso anche parlamentari di altri schieramenti perchè questi metodi sono strumenti di ricatto e di intimidazione che sono inaccettabili in una democrazia. Alcuni di questi politici sono sposati e hanno figli e, sicuramente, al di là della falsità della lista, subiranno dei gravissimi danni. I loro figli a scuola verranno presi in giro e nel mondo politico, nella società civile verranno guardati diversamente con dubbi, sospetti e malignità . Stupisce, poi, che persone della sinistra da sempre aperte e tolleranti verso il mondo gay abbiano deciso di usare il ricatto e il dossieraggio poltico criminalizzando e delegittimando delle persone che nei comizi politici o nei programmi satirici saranno esposte al pubblico ludibrio da parte della fazione avversa. Se avessero letto e studiato il valore della tolleranza che, per esempio, due grandi filosofi hanno propugnato, Voltaire e John Locke, probabilmente, non sarebbero arrivati a questi livelli di ignoranza, di stupidità e di imbecillità . Una nota stonata è anche quella di Emilio Fede storico direttore di TG4 che, l'altro giorno, dopo essere stato accusato di essere “procacciatore di escort e di cocaina” dal leader di Sel, Nichi Vendola, lo ha attaccato per la sua omosessualità con battute pesanti e volgari. Come si vede, l'omosessualità diventa anche strumento di lotta politica e diventa in alcuni casi anche omofobia, proprio l'esatto contrario degli obiettivi di coloro che hanno pubblicato la lista di proscrizione con l'intento di contrastarla.
Ora, gli autori di questa bravata, vogliono pubblicare in tutto 100 – 110 nomi di presunti omosessuali della società civile, della Chiesa, del giornalismo, e di altri settori. Vogliono terrorizzare, creare paura, e seminare panico. Facciano pure. Sono solo dei personaggi squallidi e sgradevoli che meritano tutta la nostra riprovazione. E di fronte alla violenza psicologica a cui hanno fatto ricorso, si ricordino sempre che la violenza genera altra violenza. Insomma un boomerang. Il tempo, che è giudice infallibile, ci dirà se abbiamo avuto ragione.
Infine stupisce che tutti i leader della sinistra solitamente cosi loquaci su altri temi che riguardano la vita privata del premier su questa vicenda non abbiano detto nulla. Forse, aspettano il loro turno, per reagire…
Alberto Giannino
[25 settembre 2011]