Lidia è stata attirata in una trappola e poi accoltellata e uccisa dal padre di uno dei suoi figli.
Si tratta di un altro femminicidio, il più squallido: la vendetta dell’ex che costa la vita a Lidia Nusdorfi, la donna di 35 anni uccisa sabato sera nella stazione ferroviaria di Mozzate (Como).
L’autore dell’omicidio ha confessato, è Dritan Demiraj, fino a pochi mesi fa compagno della vittima. Demiraj è l’uomo che ha atteso Lidia nel tunnel della stazione colpendola con due coltellate.
L’uomo originariamente era stato escluso dalle responsabilità, ma non dalle indagini, perchè aveva dimostrato di avere un alibi, invece aveva solo convinto il suo datore di lavoro, il titolare di una panetteria di Rimini, a dire che lui sabato sera era regolarmente sul luogo di lavoro. Ora anche il panettiere è finito in carcere con l’accusa di favoreggiamento: ai carabinieri avrebbe detto di non sapere che il suo dipendente avesse in testa di commettere un omicidio, ma solo che doveva andare ad accudire i suoi figli.
Redazione
[04/03/2014]
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