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Lettera – denuncia sullo stato della Città  di Venezia

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Comitato Unicef di Venezia, le istituzioni italiane stanno contribuendo con il loro disinteresse alla sistematica distruzione della millenaria Civiltà  veneziana, numerosi colpi mortali inflitti in questi ultimi cinquant’anni, hanno ridotto il capoluogo, peggiore di una casbah di quart’ordine oltre averne compromessa la residenzialità  autoctona. Gravissima colpa politica: l’aver promosso e attivato la mono cultura del turismo, senza preoccuparsi delle nefaste interazioni sociali che questo tipo di economia, oltre certi limiti, provoca, in particolare, in una Città  specialissima come Venezia.


La mancanza di un sapiente piano strategico che avrebbe potuto promuovere nuove economie di riequilibrio su quella egemone del turismo (magari come quella del “Mare” con l’Arsenale, chiave di volta per attività  scientifiche e di ricerca, tutte rivolte al Mare, ma anche la produzione universitaria di classi dirigenti in grado di ripristinare quella talassocrazia adriatica che regalò a tutto il Popolo Veneto lavoro e benessere per molti secoli).

Oggi assistiamo inerti alla disgregazione dei servizi pubblici essenziali quali mercati generali e rionali (Rialto in particolare), ospedali, uffici Postali e Fiscali, ecc.
Se poi aggiungiamo lo stravolgimento immobiliare sia come costo (ormai stratosferico per i più, incrementato dalle numerosissime richieste provenienti dal settore turistico e studentesco), sia come pura speculazione (mercato per investimenti ad alta evasione fiscale, e di notevoli plusvalenze riconducibili alla competizione economica tra aree antagoniste come quelle lagunari e di terraferma), possiamo certamente denunciare uno scenario peggiore della peste nera di antica memoria.

Ora, gli unici incrementi in Città  sono:
1) ‐ La marea costante e continua di attività  abusive, tutti evasori fiscali totali.
2) – L’inarrestabile moto ondoso, dovuto essenzialmente al traffico prodotto dal turismo. 3) – L’importazione di orde malavitose (scatolettisti, questuanti organizzati, borseggiatori anche baby)
4) ‐ Nugoli di turisti che intasano costantemente i trasporti pubblici a scapito dei residenti (in particolare i tanti anziani); calli trasformate in latrine a cielo aperto per non parlare della sporcizia ormai endemica della Città ; spazi pubblici sempre più esigui per il residente per la continua espansione e invadenza delle numerosissime attività  ricettive.

Si deve anche considerare che in una cinquantina d’anni, la Città  ha perso più di 2/3 dei propri abitanti (quelli permanenti) e l’età  media ha ormai raggiunto quote da pensionati, mentre le nascite sono appena sopra le cinquecento l’anno (tant’è che il nuovo parametro definito recentemente dai servizi sanitari ne escluderà  il reparto nascite del Civile).

Non ne parliamo sul versante “morti”, dove ormai abbiamo superato il migliaio l’anno.

Insomma una situazione generale veramente preoccupante. Se poi vogliamo analizzare i prossimi progetti comunali in scadenza, in primis, troviamo la trasformazione dell’Arsenale nel grande Museo del Mare (altra attrazione turistica).

Il primo campanello d’allarme è avvenuto un paio di giorni fa con la chiusura definitiva, da parte della Marina Militare, del campo da calcio ai Bacini, normalmente adoperato da circa duecentocinquanta ragazzi, poi prontamente ripristinato per l’immediata reazione dei
cittadini.

Comunque sia, il progetto prevede la costruzione in quell’area di un albergo, che assommato alla futura presenza della prevista stazione sub‐lagunare (nuovo cavallo di Troia 2 turistico), completerà  la trasformazione di quella che fu la prima industria del Mare dell’ex Stato Veneto, in un nuovo gigantesco museo, e non certo al servizio del residente.

Vorremmo che il mondo intero fosse quindi messo al corrente delle linee guida istituzionali, che se completate, trasformeranno l’ex Capitale in una Città  albergo Disneyland, senz’anima, ma soprattutto la classe politica avrà  sulla propria coscienza l’annientamento di una grande Civiltà  millenaria.

Comitato Ultimi Veri Venexiani
Portavoxe: Pietro Alvise Gaggio

[24 luglio 2011]

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