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Lettera a Gino Strada: «Emergency faccia un passo indietro, a Venezia c’è emergenza abitativa»

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orsoni e gino strada emergency a venezia

«Rinuncia agli spazi alla Giudecca in favore dei veneziani senza una casa». Matelda Bottoni, rappresentante delle associazioni in Consulta per la casa del Comune di Venezia e membro dell’associazione Venessia.com, all’indomani dell’annuncio della cessione di parte dell’ex Cnomv ad Emergency prende carta e penna e rivolge una supplica al presidente di Emergency, Gino Strada: «È con l’amaro in bocca e con il cuore in mano che ti chiedo di rinunciare alla tua richiesta di destinare l’ormai ex incubatore di imprese alla tua Emergency ong onlus – scrive in una lettera -. Forse non sai che sono stati usati fondi comunitari per adibire quel bellissimo ed utile spazio alle start-up di giovani aziende, ma che dopo pochi anni – a causa di una gestione a dir poco distratta dell’amministrazione comunale – si è già svuotato, anche a causa degli affitti notevoli per essere un incubatore di imprese con lo scopo di creare innovazione, lavoro e sviluppo. Il vincolo per la destinazione d’uso è stato dimezzato da 10 a soli 5 anni e questo ne permette il cambio, ma non lo obbliga».

«A Venezia, come nel resto d’Italia – continua la lettera – è in atto un vero e proprio dramma relativo all’emergenza abitativa, dovuta a una crisi che ha messo in ginocchio l’economia e ha decuplicato gli sfratti per morosità a carico di persone incolpevoli, in un tessuto in cui non è più possibile costruire nuovi alloggi per sopperire al momento estremamente critico che stiamo vivendo, paragonabile solo al dopoguerra. A questo si somma il fenomeno dello spopolamento».

«La città tutta, e parlo dei cittadini e non dei “politici”, sarebbe fiera di offrirti per Emergency piuttosto che vedergli fare la solita, triste, inesorabile fine turistico-alberghiera», poiché l’ex Cnomv, – in una zona “popolare” come la Giudecca – «se proprio “deve” cambiare destinazione d’uso e abbandonare la fallimentare e vergognosa gestione come incubatore d’impresa, deve farlo in senso abitativo. Attendiamo ancora i 5.000 alloggi in social housing promessi dal sindaco Orsoni nel suo programma elettorale» conclude Matelda Bottoni.

Redazione

[26/03/2014]

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