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LETTA, DISCORSO ALLE CAMERE | 'Via IMU, stop IVA, avanti col lavoro'

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NOTIZIE ITALIANE | Stop dell’Imu a giugno, no all’aumento dell’Iva, meno tasse sul lavoro, accelerazione sulle riforme, impiego per i giovani, crescita del Paese. Questi i 5 punti su cui verte il programma di Governo di Enrico Letta. Il Premier ha presentato alle camere quanto intende fare per il rilancio del Paese da capo del Governo nel suo primo discorso a cui seguiranno i voti di fiducia di Camera e Senato. Subito positiva è stata la risposta delle borse e questo vale già  molto.
Letta nel suo discorso ha detto che bisogna «superare l'attuale sistema sulla tassazione «per la prima casa intanto da subito con lo stop sui pagamentidi giugno per permettere al Parlamento di attuare una riforma complessiva del sistema di imposte.

«La situazione economica dell'Italia è ancora grave, il debito pubblico grava come una macina sulle generazioni presenti e future, il grande sforzo di Monti è stata la premessa della crescita».

«Vogliamo ridurre le tasse sul lavoro: quello stabile, quello sui giovani e sui neo assunti. Il governo ritiene il lavoro una priorità  assoluta per bloccare l'incubo dell'impoverimento. Bisogna lavorare per arrivare ad una rinuncia dell'inasprimento dell'Iva. Si potranno studiare forme di reddito minimo per le famiglie bisognose con figli piccoli e proposte di incentivi con part time misti e con la staffetta per la parallela assunzione di giovani. Il sistema di finanziamento pubblico dei partici va rivoluzionato, partendo dalla abolizione della legge in vigore. Allo stesso tempo è però importante 'attuare quella democrazia interna ai partiti prevista dalla Costituzione».

Per quanto riguarda il lavoro letta poi ha detto. «Bisogna ridurre le restrizioni ai contratti a termine, aiuteremo le imprese ad assumere giovani a tempo indeterminato in una politica generale di riduzione del costo del lavoro. Non bastano gli incentivi monetari».

E infine le riforme. «La legge elettorale è legata alla forma di governo, ma dobbiamo qui assumere l'impegno che quella dello scorso febbraio è stata ultima consultazione elettorale con la legge vigente. La Convenzione deve avviare i lavori sulla base degli atti di indirizzo del parlamento. L'unico sbocco possibile è il successo. Tra 18 mesi verificherò se il progetto delle riforme si avvia verso un porto sicuro. Se invece si impantana tutto ne trarrò le conseguenze».

In bocca al lupo Presidente.

Raffaele Rosa
[redazione@lavocedivenezia.it]

Riproduzione Vietata
[29/04/2013]


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