[02/09] Concordiamo in pieno con quanto dichiarato il Presidente della Catalogna (Spagna) in merito a quanto la Liga Veneta vorrebbe dichiarare nella elaborazione del nuovo Statuto Veneto, cioè “prima i veneti”.
Non è nello spirito dei veneti barricarsi nella propria cittadella in un mondo globalizzato dove è giusto conservare la propria personalità , storia e tradizioni, ma non chiudendosi in antistorici ghetti.
Non sono più i tempi delle città murate (Cittadella è fra quelle che mostrano le antiche mura di chiusura).
Nel XXI° Secolo, per noi veneti rinunciare all’ Italia è come ripudiare di appartenere ad un popolo di Santi, di navigatori, di trasmigratori, di grandi scienziati, inventori, sommi artisti in ogni campo – poeti – premi Nobel, in ogni campo delle civiltà occidentale – italiani di ogni regione della penisola dalla Sicilia alle Alpi.Diciamo a quegli esaltati che dicono “prima i veneti” che al Veneto hanno dato lustro grandi uomini (non veneti) che vi hanno lasciato la loro impronta (per fare alcuni esempi Sant’Antonio – Giotto – Erasmo da Rotterdam – Galileo – etc, etc….per non parlare di illustri clinici che hanno contribuito a dare fama alla nostra Sanità …….)
Ricordiamoci dei nostri fratelli di ogni regione italiana (caduti nella guerra per l’Unità d’Italia) le cui spoglie riposano nei nostri cimiteri, del loro sangue è intrisa la nostra terra.
Ripudiare tutto ciò nei modi e nella forme che propugna la Liga – è pura pazzia ! –
Noi veneti non siamo come loro vorrebbero farci apparire ….. perché ciò ci “disonora”
Ettore Longo – Padova