Un freno al declino, e un possibile rilancio, per le sigarette elettroniche (cosiddette e-cig) arriva dall’oncologo Umberto Veronesi, direttore scientifico dell’Istituto europeo di oncologia (Ieo): «Ho chiesto al ministro della Salute Beatrice Lorenzin di impegnarsi a diffondere la sigaretta elettronica e a ridurre la tassazione».
Umberto Veronesi finalmente, per primo, si schiera con chiarezza nella questione “fanno male – non fanno male – fanno meno male”. L’oncologo si pronuncia essendo convinto della sensazione di avere tra le mani un metodo che può veramente ridurre i danni del tabacco. E soprattutto ridurre l’incidenza del tumore al polmone.
«Se tutti coloro che fumano sigarette tradizionali si mettessero a fumare e-cig, salveremmo almeno 30 mila vite all’anno in Italia e 500 milioni nel mondo» afferma Veronesi.
Nei primi tre mesi dell’era dell’e-cig in Italia lo Stato ha perso 200 milioni di euro di accise sui derivati del tabacco. I fumatori che hanno smesso (circa un 10%) o comunque ridotto le sigarette giornaliere è stato per una volta, apprezzabile.
Paolo Pradolin
[06/11/2013]
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