Le sigarette elettroniche, queste sconosciute, sono state (parzialmente) riabilitate.
Dapprima viste come una salvezza contro il tabagismo, poi censurate con il sospetto che potessero far male anch’esse, con un inevitabile bagaglio di dietrologia perchè era drasticamente calato il gettito dei Monopoli di Stato a fronte di una diametralmente opposta curva di business per i nuovi negozi che spuntavano come funghi, per dopo chiudere per l’eccessiva tassazione e i molti divieti che hanno stroncato il mercato, le e-cig ritornano.
Nei giorni scorsi, è stato cancellato il divieto di utilizzo della sigaretta elettronica nei luoghi pubblici, divietao che era stato introdotto a giugno.
In virtù dell’emendamento «4.25» presentato dal presidente della commissione Cultura della Camera Giancarlo Galan (Pdl) è stato cancellato il comma 10-bis dell’articolo 51 della legge Sirchia, con la quale erano state applicate alle sigarette elettroniche le norme «in materia di tutela della salute dei non fumatori» previste per i tabacchi.
Ritorna quindi possibile fumare, pardon: «svapare», la sigaretta elettronica nei luoghi pubblici dove permane il divieto per le sigarette tradizionali: uffici, ristoranti, cinema, mezzi pubblici e bar.
L’e-cig rimane invece vietata nelle scuole.
Paolo Pradolin
[11/11/2013]
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Il fumo è la più stupida mortale e costosa trappola che l’uomo si sia mai costruito! Inoltre ha un vantaggio inestimabile: prima o poi porta ad un infarto cardiaco che abbrevia la vita del fumatore tanto da risparmiargli di morire di cancro ai polmoni! Smettere di fumare è la più saggia ed intelligente delle decisioni che una persona possa prendere per se stessa e per gli altri