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Le regole per la patente cambiano. Le nuove norme dettate dall’Unione Europea

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traffico auto in strada

La patente, anzi, il mondo della patente diventa sempre più complicato. Sarà una vera e propria rivoluzione quella innescata da due direttive dell’Unione Europea, ed entrerà in vigore sabato prossimo 19 gennaio.

Riassumendo: si passa dalle nove categorie di classificazioni attuali a 15.
La patente conosciuta come «patentino», che serviva per ciclomotori e minicar, sparisce. Sarà sostituito da una patente vera e propria denominata ‘AM’ che è la prima nuova categorizzazione di quelle introdotte.

Arriva il ‘documento’ comune, che sarà uguale per tutti i cittadinieuropei.
Inoltre, gli esaminatori che rilasciano i titoli verranno sottoposti a formazione e aggiornamento obbligatori.

Le novità sulle patenti vanno anche a braccetto con le modifiche al Codice della strada approvate due anni e mezzo fa: recupero dei punti persi, causa infrazioni, ora solo tramite un esame, mentre fino a oggi bastava frequentare un corso per «ricapitalizzare» la patente. Rimane il bonus di due punti per gli automobilisti che in un biennio non commettono alcuna violazione.

La patente cambia anche ‘estetica’: previsto un nuovo documento ad ogni rinnovo.

Chi ha la vecchia patente non si deve preoccupare più di tanto, per lui le cose non cambiano, i giovani che dovranno ottenerla a partire da sabato prossimo, invece, troveranno un panorama molto più articolato. Alle categorie esistenti vengono aggiunte molte sottocategorie, le quali servono a permettere la guida solo di quella piccola parte di veicoli che rientrano nella classificazione.

La patente delle moto, ad esempio, cambia categorizzazioni: alle classi esistenti A1 e A si affianca la A2, che serve a guidare mezzi «di potenza non superiore a 35 kW con un rapporto potenza/peso non superiore a 0,2 kW/kg»… e via dicendo.

Le consuete classi B (auto), C (camion) e D (autobus) vengono affiancate dalle B1 (specifica a 16 anni per i quad), C1 e D1.

Novità anche per l’accesso alle ‘classi’: il passaggio alla categoria superiore della moto può avvenire per «accesso graduale». Ad esempio, dalla A2, ottenibile a 18 anni, si può conseguire la A dopo due anni di esperienza o con «accesso diretto» attendendo i 24 anni.

La patente AM prende il posto del «Cigc» che poteva essere guadagnato a 14 anni con un corso scolastico di 13 ore e replicando a trenta affermazioni.

Sergio Dal Bon

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