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L’Arsenale restituito a Venezia, la soddisfazione di Orsoni

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orsoni guida la rivolta arsenale alla città

“La restituzione dell’Arsenale di Venezia significa, innanzitutto, la sua apertura al pubblico, per fare in modo che diventi luogo di incontro in cui tutti, a partire dai cittadini, abbiano modo di conoscerlo e di capirne l’importanza. Un’occasione per ammirare i suoi edifici, le sue antiche pietre, restituendo una memoria fondamentale per comprendere la storia stessa della città .”

Queste le parole di Giorgio Orsoni, sindaco di Venezia, a Ca’ Farsetti, per illustrare il recente trasferimento di proprietà del compendio dell’Arsenale dal Demanio al Comune di Venezia.

Il sindaco dopo aver ringraziato i rappresentanti di Demanio e Marina Militare, ha ribadito che senza la collaborazione, più che decennale, con queste Istituzioni, la consegna al Comune di Venezia di 257mila su 478 mila mq della superficie complessiva dell’Arsenale non sarebbe mai avvenuta.

“Si è trattato di un’operazione anomala – ha proseguito il sindaco – per le procedure amministrative lineari e semplici che sono state applicate per la prima volta, ma anche per gli aspetti più strettamente storico-istituzionali che riguardano in particolare la Marina, che vede riconfermati gli spazi che già occupava”.

E ricordando le fasi che hanno portato a questo felice esito, il sindaco ha annoverato le molte presenze all’Arsenale, a partire da Thetis, che per prima, nel 1997, collocò uffici e laboratori, senza però dimenticare il Cnr, l’Arsenale Spa, gli spazi espositivi concessi dalla Marina Militare alla Biennale, e l’attività degli uffici comunali, attenti al recupero degli edifici dell’antico cantiere.

Ma il sindaco ha anche sottolineato il ruolo delle associazioni che si sono battute in questi anni per la restituzione del bene: “La loro passione ci ha spinto a proseguire, ci ha accompagnato nella nostra impresa il calore del sentimento popolare.”

“Sono stati dodici anni di sforzi comuni – ha precisato il contrammiraglio e comandante dell’Istituto Studi Militari Marittimi di Venezia, Maurizio Ertreo, – per trovare una soluzione condivisa per l’Arsenale che avesse veramente significato per il futuro della Marina a Venezia, ma non solo.

Perché non si tratta di un ritorno del bene alla città , visto che l’Arsenale é sempre appartenuto allo Stato, ma di un passaggio che è avviene per la prima volta, ed è in tal senso che vanno fatti i complimenti al sindaco per il momento storico”.

Ora si apre una seconda fase, più interessante per il Comune, che, dal 6 febbraio, può gestire e programmare in modo autonomo lo sviluppo dell’Arsenale”.

Redazione

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