Ale e Franz sono probabilmente il duo comico più forte del momento. In bilico tra il surrealismo di Cochi e Renato, di cui sono probabilmente i più degni eredi, e una modernità che detta loro tempi velocissimi e una continua inversione del ruolo della spalla, Ale e Franz hanno conquistato il pubblico di Padova.Un Gran Teatro Geox gremito ha riso per due ore applaudendo spesso a scena aperta.
Aria precaria: un titolo che più azzeccato non si potrebbe, visti i tempi che corrono.
Il termine “precario” non si vuole infatti riferire solo alla iper-flessibilità lavorativa: la collaudata coppia comica cpresta infatti il suo raffinato umorismo alla descrizione di dieci quadri potenzialmente divertenti, ma intimamente umani, dunque fragili, precari, appunto.
Due uomini, amici o sconosciuti, si incontrano in situazioni di ordinaria quotidianità : c'è la classica scena dei papà che si incrociano nella sala d'attesa di un ospedale mentre le compagne partoriscono, e c'è anche l'acclamato dialogo sulla panchina al parco che ha consacrato i due di “Zelig”, dove si sono esibiti anche nei personaggi di Gin e Fizz, i due gangster sgangherati.
Due che si parlano sul cornicione di un palazzo, o in un call center: storie di oggi, di ieri, di sempre.
[23 dicembre 2010]
Ale e Franz sono probabilmente il duo comico più forte del momento. In bilico tra il surrealismo di Cochi e Renato, di cui sono probabilmente i più degni eredi, e una modernità che detta loro tempi velocissimi e una continua inversione del ruolo della spalla, Ale e Franz hanno conquistato il pubblico di Padova.
Un Gran Teatro Geox gremito ha riso per due ore applaudendo spesso a scena aperta.
Aria precaria: un titolo che più azzeccato non si potrebbe, visti i tempi che corrono.
Il termine “precario” non si vuole infatti riferire solo alla iper-flessibilità lavorativa: la collaudata coppia comica cpresta infatti il suo raffinato umorismo alla descrizione di dieci quadri potenzialmente divertenti, ma intimamente umani, dunque fragili, precari, appunto.
Due uomini, amici o sconosciuti, si incontrano in situazioni di ordinaria quotidianità : c'è la classica scena dei papà che si incrociano nella sala d'attesa di un ospedale mentre le compagne partoriscono, e c'è anche l'acclamato dialogo sulla panchina al parco che ha consacrato i due di “Zelig”, dove si sono esibiti anche nei personaggi di Gin e Fizz, i due gangster sgangherati.
Due che si parlano sul cornicione di un palazzo, o in un call center: storie di oggi, di ieri, di sempre.
[23 dicembre 2010]