Suppongo che a molti – soprattutto se adusi, come me, a spostarsi in lungo e in largo per Venezia nel corso della giornata – non sia affatto sfuggita una curiosa, inaspettata e sorprendente presenza.Parliamo di anatre domestiche nelle rive e nelle acque dei rii di molte zone periferiche di Venezia – come Santa Marta o Rio Terà dei Pensieri, a esempio, a cui si riferiscono le mie fotografie – a somiglianza di quanto eravamo finora abituati a vedere soltanto nelle isole dell’Estuario.
Portatevi sicuramente da qualcuno – ritenendo di poter senz’altro escludere un loro arrivo affatto casuale e spontaneo – mi domando se ci troviamo di fronte a un improvviso e disinteressato amore per tali volatili, volto unicamente a vivacizzare e rallegrare talune zone neglette di Venezia con la loro gradevole e ornamentale presenza; ovvero, considerata la notoria eccellenza delle loro carni e delle loro uova, a un allevamento in piena regola di essi nient’affatto disinteressato e al fine, quantomeno, di poter imbandire riccamente la propria tavola, pressoché senza spesa alcuna, in occasione di feste e ricorrenze varie?
[06 febbraio 2011]
ENZO PEDROCCO