Della principessa Diana, ‘Lady D’ non si finisce mai di parlare. Ora la principessa, vista dal popolo e spesso dalla gente comune come un angelo violato, sarebbe stata anche capace di perfide ritorsioni a mezzo stampa.
La presunta verità viene fuori al processo contro le spie vere, giornalisti e manager della scuderia Murdoch che hanno decriptato, intercettato, gente famosa e non.
Dall’aula dove Rebekah Brooks, l’ex braccio armato dello Squalo, come viene definito Murdoch dai suoi detrattori, e la sua banda sono alla sbarra per cospirazione e intralcio alla giustizia, salta fuori ogni giorno una scena madre. E questa volta ad essere tirata in ballo è la principessa Diana d’Inghilterra.
Lady D, pur con la sua aura di affetto e di sofferenza che si trascina dietro, avrebbe avuto i suoi scheletri nell’armadio, come quello, emerso ieri, di essere stata la talpa del ‘News of the World’: Diana avrebbe fornito tutti i numeri di telefono riservati della Casa reale al tabloid inglese.
Ormai al processo sulle odiose violazioni illegali della privacy di cittadini e vip ognuno degli imputati gioca a salvarsi la pelle tirando dentro altri, e l’unica che non può proprio difendersi è Diana Spencer. Clive Goodman è stato per anni un battagliero e famoso corrispondente di Casa reale. Nulla gli sfuggiva e riempiva di scoop il News of the World. Ieri ha vuotato il sacco e ha chiamato in causa la principessa che non c’è più.
Le cose fra Diana e Carlo andavano malissimo e nel 1992 dopo 11 anni di matrimonio avevano deciso di separarsi. Era cominciata una lunga e penosa saga di accuse feroci, di segreti rivelati, di gossip pilotati. La fonte di Clive Goodman sarebbe stata proprio la moglie di Carlo che: «voleva che venissero smascherate le forze potenti schierate contro di lei».
Non una ma più volte, secondo il racconto del reporter del News of the World, lady D fece recapitare l’agenda coi numeri riservati, anche perchè per effetto delle norme di sicurezza dovevano cambiare spesso. Quei numeri, poi, finivano regolarmente intercettati, ed ecco la fonte degli scoop di Buckingam Palace.
Paolo Pradolin
[14/03/2014]
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