Dopo la bocciatura della legge elettorale da parte della Consulta della Corte costituzionale, interviene il presidente della Repubblica Giorgio Napolitano.
Nessuno tocchi il Parlamento, è la sintesi del messaggio. Secondo Napolitano: «il Parlamento resta pienamente legittimato ad operare», nonostante «la riforma del Porcellum è ormai un imperativo».
Il capo dello Stato rivendica la legittimità del Parlamento e non usa mezzi termini per sollecitare le forze politiche a riformare la legge elettorale e a «mostrare una espressione di volontà attenta a ribadire il già sancito, dal 1993, superamento del sistema proporzionale».
Il presidente della Repubblica ha poi chiarito: «La decisione della Corte non può avere stupito chiunque ricordi le numerose occasioni in cui io sono intervenuto per sollecitare fortemente il Parlamento a modificare la legge elettorale del 2005 almeno nei punti di più dubbia costituzionalità».
Napolitano ha ribadito la necessità di riforme «che riguardino almeno la riduzione del numero dei parlamentari e il superamento del bicameralismo paritario».
Paolo Pradolin
[06/12/2013]
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