Tutti vorrebbero risposte sui temi che di più preoccupano: sanità, enti locali, seconda rata dell’Imu, ecc, ma il ministro dell’Economia, Fabrizio Saccomanni, alla vigilia dello sbarco in Senato della legge di Stabilità, non risponde: «Non faccio annunci fiscali in televisione».
Alla trasmissione Che tempo che fa, il ministro si dimostra comunque ottimista sulle sorti del governo Letta: «il governo non cadrà perché il danno sarebbe talmente forte che non la faranno». Un tema però diventa sintomatico: Saccomanni conferma che allo studio ci sono varie ipotesi di privatizzazione di Eni e Rai. Su quest’ultima precisa però che «rimarrà la tv pubblica».
Altro tema che scotta è la nuova tassa sulla casa che, secondo alcune stime, porterà una stangata superiore all’Imu: «si tende a dimenticare che lo Stato ha devoluto un miliardo per alleviare, per compartecipare alla gestione di questa tassa che sarà gestita a livello dei Comuni, che potranno anche azzerarla» smentisce il ministro.
Secondo Saccomanni siamo davanti ad una ripresa dell’economia, occorre, per cui, riportare l’Italia «in un sentiero di crescita, la crisi globale è finita, ne stiamo uscendo, ne sta uscendo l’Europa, ma bisogna scegliere se agganciare la ripresa, anche con riforme strutturali, oppure avviarci verso una fase acuta di instabilità politica».
Paolo Pradolin
[27/10/2013]
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