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L'appuntamento era verso mezzogiorno. Nei pressi di San Geremia si è cominciata a vedere una anomala concentrazione di immigrati e quando qualcuno ha cominciato a battere sui tamburi e altri strumenti artigianali la gente ha capito che si trattava di una manifestazione.
Sono state alcune centinaia i manifestanti che si sono concentrati a Piazzale Roma, punto di partenza per il corteo, alcuni con striscioni, altri con cartelli, altri sventolando permessi di vendita ambulante. |
Il gruppo si è mosso pacificamente al solo urlo degli slogan: "Chiediamo solo lavoro", "Solidarietà " e si è portato a Cà Farsetti chiedendo di incontrare il sindaco.
Massimo Cacciari è risultato impegnato e così i manifestanti sono stati ricevuti dal Capo del Gabinetto Maurizio Calligaro. A lui è stata consegnata una lettera con le richieste dei venditori che verrà , pare, discussa nella prossima Giunta. Le tappe, a grandi linee, della vicenda che ha portato alla protesta si possono così riassumere: nell'ultimo ventennio alcuni immigrati riescono ad ottenere dal Comune licenze per la vendita ambulante, nel 2007 però una legge Regionale invalida questo tipo di documento e le revoca. Nel 2008 il sindaco propone ai gruppi etnici che resterebbero senza lavoro una conversione dell' attività in favore di mercatini in determinate zone ma la proposta viene rifiutata perchè quella "illecita" nei punti di maggior pregio di San Marco è molto più redditizia. Sempre nel 2008 viene varata la normativa Comunale sui "borsoni", con la quale viene proibito il trasporto di contenitori di grandi in spalla. Nell'ultimo periodo, come ha ricordato il Comandante della Polizia Municipale Marco Agostini, vi è stato un ricambio generazionale: sono arrivati in città nuovi "vù cumprà ", quasi sempre senza permesso di soggiorno, molto più "tosti" e, pare, più violenti dei precedenti. A causa del nuovo scenario e della presenza ancora più massiccia viene esacerbata la situazione tra gli abusivi e i negozianti con più di qualche manifestazione di intransigenza negli ultimi giorni. pp |