Una nuova “Heysel” in Egitto. A Port Said, nella zona nord del Paese, e' in programma una partita di calcio, al-Masri contro al-Ahly. I tifosi della squadra locale, la al-Masri, al termine dell'incontro sfogano tutta la loro violenza tirando pietre e bottiglie sui propri giocatori e sugli avversari, una cosa mai vista. L'aggressione e' scattata per aver perso il match.
La furia del pubblico di casa non si e' placata: sono cominciate ovunque violenze e scontri. I giocatori delle due squadre sono stati evacuati dallo stadio con elicotteri.
A Port Said la rabbia cieca sfocia dopo il fischio finale. Secondo una prima ricostruzione sono stati proprio i tifosi dell'al-Masri, la squadra locale, a cominciare le aggressioni, arrivando anche ad invadere il campo per attaccare i giocatori. La squadra rivale, l'al-Ahly si è chiusa dentro gli spogliatoi e sono stati vissuti attimi di vero terrore. La violenza si e' poi sfogata all'esterno.
In seguito agli scontri 47 persone sono state arrestate e tutti gli incontri di calcio nel paese sono stati sospesi. Per la partita in Egitto finita in violenza si registrera', alla fine, un bollettino di 73 morti e almeno mille persone ferite.
[02/02/12]
Mario Nascimbeni
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