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La nube radioattiva in Veneto ha fatto sentire la sua incidenza?

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Se ne parla meno, ma ogni tanto il pensiero del terribile incidente nucleare giapponese riaffora con il suo carico di drammaticità . Il pensiero immediatamente successivo porta ad interrogarsi sugli effetti della radioattività  che si è sparsa nell'atmosfera e, più in particolare, sull'incidenza che potrebbe avere da noi.

Nell'analisi ci viene in aiuto il puntuale aggiornamento dei rilevamenti Arpav. L’ Agenzia Regionale per la Prevenzione e Protezione Ambientale del Veneto, struttura estranea a condizionamenti, precisa e oggettiva, continua a seguire l’evoluzione della situazione radiologica tramite la propria rete di monitoraggio della radioattività .



Il controllo giornaliero ordinario eseguito sui campioni di particolato atmosferico raccolti dalla mattina del 21 alla mattina del 22 aprile non ha evidenziato nelle stazioni ARPAV di monitoraggio presenza di radionuclidi gamma emittenti da fall out al di sopra dei limiti di sensibilità  della metodica.

Tramite misura prolungata (si tratta di misure di approfondimento, finalizzate a migliorare la sensibilità  analitica rispetto ai controlli giornalieri ordinari sul particolato atmosferico) sul campione di particolato atmosferico raccolto nelle stazioni ARPAV dal 18 al 21 aprile sono state rilevate tracce di Iodio 131 (decimi di millesimo di Bq/m3) e livelli ancor più residuali di Cesio 137 e Cesio 134 (centesimi di millesimo di Bq/m3); gli altri radionuclidi gamma emittenti da fall out non sono risultati rilevabili.

Va segnalato che, con riferimento alle tracce di radionuclidi rilevate in questi giorni anche nella nostra regione, gli organismi nazionali di riferimento di sanità  e ambiente indicano che esse “non hanno alcuna rilevanza dal punto di vista radiologico e sono tali da non costituire alcun rischio di tipo sanitario”.

Gli esiti delle misure in continuo di dose gamma in aria si attestano sempre sui valori del fondo ordinario di radiazione.

Per ulteriori approfondimenti si rimanda ai siti di riferimento:
Istituto Superiore di Sanità : http://www.iss.it/pres/focu/cont.php?id=1146&lang=1&tipo=3
Istituto Superiore per la Protezione e la Ricerca Ambientale: http://www.isprambiente.gov.it/site/it-IT/

[25 aprile 2011]

paolo pradolin

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