Finiti tempi degli appelli, il sindaco: mettetevi al riparo. Irene continua la sua spietata corsa cha attraversa la East Coast degli Stati Uniti andando verso New York. Si stima che tra la North Carolina e la Virginia, dove si sono registrati i danni maggiori, l'uragano abbia fatto registrare già nove vittime, tra cui un bambino di nove anni. Sono un milione gli americani rimasti senza corrente elettrica in quelle aree. Ed ora Irene si sta abbattendo su New York. Sono finiti anche i tempi degli appelli.
La CNN, descrivendo le dimensioni dell'uragano, ha detto che ha raggiunto una grandezza paragonabile all'intera Europa. Chi ha potuto (gran parte degli scaffali dei supermercati si sono svuotati in pochissimo tempo) si è attrezzato per l'emergenza con il kit per sopravvivere al day after come raccomandato dalle autorità : soldi, carte di credito, acqua, un cambio di indumenti, oggetti per l'igiene personale e un po' di cibo in scatola.
Le autorità , inoltre, hanno raccomandato di usare social network e sms piuttosto che le telefonate per non far collassare le linee.
Mentre tutti pregano che la tempesta passi indenne sopra le centrali nucleari che incontrerà nel suo cammino (sono più di dieci), il sindaco Bloomberg ha detto: “Sono finiti i tempi per l'evacuazione, ora mettetevi al riparo e attrezzatevi con delle torce, preparatevi al black-out”.
In questi minuti che separano la furia di Irene da New York la Grande Mela sembra uno scenario spettrale, una città fantasma.
[28 agosto 2011]
Giorgia Pradolin
[giorgia.pradolin@lavocedivenezia.it]
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