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[19/03] Ho l’impressione talvolta che molti italiani, a giudicare dai loro discorsi e dal loro comportamento, siano convinti che i soldi necessari per far fronte alle molteplici esigenze di un Paese civile ed evoluto qual è il nostro crescano sugli alberi, per opera di un miracolo di qualche santo, anziché dal reddito prodotto dalle sue non poche risorse, che sarà ovviamente tanto più attivo quanto più queste ultime saranno valorizzate, sfruttate e salvaguardate. E non, come avviene purtroppo molto più spesso di quanto non si creda, stoltamente svalutate, sprecate e affossate da una inadeguata amministrazione di esse o, peggio ancora, dall’ indifferenza e la noncuranza più totali nei loro confronti da parte un po' di tutti.
Un esempio, fra i tanti che potrei fare in proposito, può essere rappresentato dalle imminenti vacanze pasquali, che, manco a dirlo, non pochi nostri connazionali si accingono a trascorrere all’estero, affatto incuranti di poter aggravare ulteriormente, così facendo, la crisi che l’Italia sta da tempo attraversando in uno dei settori più vitali della sua economia, qual è indubitabilmente quello turistico. Mentre va da sé che se essi, in una circostanza siffatta, avessero responsabilmente scelto di trascorrere le loro vacanze in qualche località della nostra Penisola, avrebbero senz’altro potuto attenuare quantomeno in parte tale crisi: con indubbi vantaggi, oltre che per il nostro settore turistico, per il Paese tutto.
ENZO PEDROCCO