Quest’oggi a Mestre abbiamo finalmente visto la realtà delle cose. La città di Mestre è una città spacciata, morta. Da troppo tempo ormai le istituzioni sono rimaste ferme innanzi al grido dei cittadini oramai esasperati. Ed è solo grazie al coraggio di un gruppo di giovani, giovani della mia generazione, che oggi possiamo gridare la nostra indignazione.
E la nostra indignazione va contro chi in questi anni ha speculato sulla tranquillità di Mestre e di Marghera, contro una classe dirigente inadeguata ed incapace di prendere qualsiasi decisione, e quindi solamente in grado di lasciare in mano le strade ai delinquenti.
I ragazzi di SOS Mestre sono stati un segnale importante per la nostra città, le persone presenti oggi alla proiezione di due ore di criminalità sono il più grande risultato di una denuncia autorevole, forte e che continuerà a lavorare sul territorio.
Fratelli d’Italia – Alleanza Nazionale non può che far anche sua la battaglia contro la microcriminalità cittadina, appoggiando in pieno l’operato dei ragazzi di SOS Mestre e chiedendo alle istituzioni, locali e nazionali, un segnale forte.
La giunta comunale è difronte all’ennesimo bivio: o dopo oggi decide di cambiare rotta mettendo in campo tutte le risorse disponibili per la sicurezza dei cittadini o trovi il coraggio di ammettere di aver sbagliato e di essere stata incapace, sottovalutando il problema, di gestire la situazione e quindi dimettersi. La dignità di una città non è in vendita, il messaggio è stato chiaro oggi a “Il Palco”: sta ora alla politica trovare le soluzioni.
Fabio Raschillà
[06/04/2014]
Riproduzione vietata