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L' Escherichia coli dei cetrioli europei fa paura

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Il cetriolo, amico fino a ieri delle nostre tavole, è diventato improvvisamente il maggior sospettato di diffondere l' Escherichia coli, la malattia legata al terribile batterio che si può contrarre con le verdure concimate con materiale organico prodotto da animale infetto. Conferme definitive però, al momento, non ve ne sono. Anche le autorità  tedesche hanno dichiarato che non è ancora stata scoperto il veicolo della contaminazione, per questo l'allarme generale in tutto il paese resta confermato, finchè gli esperti non avranno identificato l'agente patogeno.


Nel frattempo è psicosi per il batterio killer. La vendita dei cetrioli è praticamente crollata e il comitato consumatori Codacons ha chiesto di bloccare l'importazione dell'ortaggio dall'Europa. Si tratterebbe di misure urgenti a tutela della salute pubblica per contrastare la diffusione dell'infezione causata dal batterio Escherichia coli.

Intanto i numeri dell'epidemia si aggiornano ogni giorno. Sono 276 le infezioni 'certificate' in Germania ed emergono casi sospetti in altri Paesi Europei. I morti, finora, sono 10.
Anche in Francia, Svizzera e Gran Bretagna si parla di casi da confermare.

L'indiziato più accreditato di diffondere il batterio E.coli, è sempre il cetriolo importato da Spagna e Olanda. Ma autorità  sanitarie confermano però ora che il batterio potrebbe avere provenienza diversa visto che, riporta l'agenzia di stampa ceca Ctk, alcuni cetrioli entrati in Spagna provenivano in realtà  dalla Repubblica Ceca.

L'Italia sta seguendo gli sviluppi costantemente in contatto con la Commissione Europea attraverso il protocollo di sistema di allerta rapido.
Il ministro della Salute, Ferruccio Fazio, ha attivato l'Istituto Superiore di Sanità  e i “Nas” per il monitoraggio sull'insorgenza di patologie che possano essere ricondotte all'Escherichia coli a partire dai sintomi come sindrome emolitica-uremica, insufficienza renale acuta, crampi, diarrea emorragica, ecc.

Il ministro ricorda anche che è possibile eliminare i rischi del batterio killer – che è sempre esistito in natura – : “Fondamentale rispettare l'igiene, lavare molto bene le verdure, gli utensili utilizzati in cucina, lavarsi bene le mani ed evitare il contatto di prodotti già  lavati con quelli da lavare”.

[30 maggio 2011]

Paolo Pradolin

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