NOTIZIE CALCIO | Nonostante tutti gli scongiuri di circostanza, la Juventus ha in tasca meritatamente questo scudetto. Applausi, signori.
Battuto l'ostacolo Milan, lo scudetto numero 29 (anche se sarà il 31 a continuare ad apparire nella facciata dello Juventus Stadium, nelle maglie dei giocatori e nella testa di milioni di tifosi) è pienamente conquistato.
La partita non offre grandi spettacoli, il risultato è deciso da un rigore causato sciaguratamente da Amelia, quando sembrava che le due squadre avessero accettato passivamente lo 0-0. Invece il sostituto di Abbiati, uscito per infortuniodopo 15 minuti, ha franato su Asamoah.
Al Milan arriva la prima sconfitta rossonera del 2013, dopo 14 partite senza andare sotto. Ma non importa: l'obiettivo resta l'inseguimento del secondo posto, con la tenuta del terzo, con la Fiorentina a un punto.
In campo c'era già aria di vacanze estive, il 4-3-3 di Allegri è solido, ma estremamente speculativo: i tentativi milanisti sono tutte ripartenze, più che attacchi prolungati, e non trovano sbocchi. Si muove molto El Shaarawy, ma senza costrutto. Dalla parte bianconera, Vidal e Pogba spingono e soffiano, Pirlo arranca, la tradizionale lucidità di manovra sembra evaporata.
C'è il sospetto che la vittoria di Roma abbia annacquato gli spiriti da una parte e che l'assenza di Balotelli abbia annacquato l'altra parte. Così il risultato si sblocca grazie a un episodio: Amelia esce malissimo andando a franare addosso ad Asamoah. Vidal, da dischetto, come a Roma, non sbaglia raggiungendo quota otto gol in campionato, uno in più del 2011-2012.
Il tutto poi riprende senza patemi, e alla fine la Juventus ce l'ha fatta, il 29° scudetto è suo.
Roberto Dal Maschio
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[22/04/2013]