Dopo l’arresto di giovedì scorso a Miami, dove è poi risultato positivo ad erba ed ansiolitici, l’idolo delle ragazzine Justin Bieber torna a far parlare di sè e non certo per i suoi successi canori.
Il 19enne canadese infatti è a rischio espulsione dagli Stati Uniti per una petizione che ha raccolto in poco tempo quasi 200.000 firme, per una presunta aggressione ai danni dell’autista della sua limousine lo scorso dicembre.
Bieber si è subito presentato alla centrale di polizia, scortato da una guardia del corpo, ed è stato trattenuto per circa due ore, per poi essere rilasciato con l’obbligo di ripresentarsi il prossimo 10 marzo.
Ma cosa è accaduto di preciso lo scorso dicembre da far infuriare così tanto il popolo americano? In quel giorno l’autista avrebbe accompagnato Justin e 6 amici ad una partita di hockey, ma nel viaggio di ritorno sarebbe scoppiata una lite che avrebbe portato il giovane cantante a picchiare in testa il conducente, mentre stava guidando. L’autista ha subito fermato la limousine, ma il presunto colpevole era già sparito.
Intanto l’avvocato del 19enne ha sottolineato l’innocenza del suo cliente, spiegando come l’accusa sia in ogni caso un reato minore.
Sara Prian
[31/01/2014]
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