Nello scorso mese di agosto, l’ex hotel “Sant’Elena” in via Aquileia, ormai in disuso, era stato teatro di un tentativo di violenza sessuale, con una ragazza ungherese finita in ospedale nel tentativo di sfuggire al suo aggressore. Nella circostanza, il proprietario dell’immobile era stato intimato dal Sindaco di Jesolo a completare tutte le opere necessarie ad impedire altri accessi allo stabile, tra cui muratura delle porte, copertura in lamiera della piscina dedicata gli adulti, idonea chiusura delle finestre ed altri accessi, nonché pulizia dei locali. In più di qualche occasione, infatti, oltre al citato episodio, le Forze dell’Ordine avevano rinvenuto all’interno tracce di bivacchi e giacigli utilizzati da individui verosimilmente senza fissa dimora, mentre in altre occasioni, servizi di controllo congiunti tra la Polizia di Stato e Polizia Locale iesolana hanno consentito di rintracciare diversi stranieri lì accampati.
Accertato che il titolare (un 60enne) non aveva provveduto al minimo intervento così come gli era stato intimato, gli agenti del locale Commissariato e della Polizia Locale hanno provveduto al sequestro preventivo dell’immobile (provvedimento giudiziario di natura penale); il tutto è stato attuato mediante apposizione di opportuni sigilli.
Il procedimento è stato apprezzato anche dalla cittadinanza che ha assistito all’esecuzione del provvedimento ordinato dall’Autorità Giudiziaria da parte degli agenti.
[10 novembre 2011]
c.s.