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Jesolo: ‘esce’ dai domiciliari per far shopping… senza pagare. Condannata a 10 mesi

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E’ accaduto mercoledì pomeriggio. Una pattuglia della stazione dei Carabinieri di Jesolo ha proceduto all’arresto di C.S., 33enne, originaria di Messina, ma residente a Jesolo Lido. La donna, che si trova sottoposta agli arresti domiciliari per reati in materia di stupefacenti, aveva deciso di trasgredire uscendo di casa per recarsi al centro commerciale “Laguna Shopping” del Lido di Jesolo e, raggiunta la destinazione, è entrata nel negozio di abbigliamento “Oviesse” che ha un punto vendita all’interno.

Appena entrata si è subito diretta al reparto uomo e, dopo avere preso un bel numero di capi di abbigliamento, giubbotti, maglieria e pantaloni, si è chiusa dentro uno dei camerini per togliere in tutta comodità le placche antitaccheggio. Dopo avere riposto tutto il materiale all’interno di una capiente borsa ha imboccato l’uscita come niente fosse, coprendosi il volto con il cappuccio del suo giubbotto nel tentativo di non essere ripresa dalle telecamere di sorveglianza.

Avrebbe anche potuto andarle bene se non fosse stato per una commessa che, insospettita da quella donna che era entrata con tutti quei capi di abbigliamento maschili nel camerino, non avesse trovato, a terra, nascosti sotto una maglietta, tutti i dispositivi antitaccheggio poco prima strappati. Immediata la richiesta di intervento di una pattuglia dei Carabinieri.

I militari, subito arrivati, hanno visionato il filmato delle telecamere a circuito chiuso e hanno immediatamente riconosciuto l’autrice del furto per C.S. che, per quanto a loro noto, avrebbe dovuto trovarsi a casa agli arresti domiciliari.

Recatisi nell’abitazione della donna l’hanno trovata parecchio trafelata, quasi a confermare un rientro a casa da poco avvenuto ed in tutta fretta. Eseguita la perquisizione all’interno dell’abitazione à stato subito trovato, nella camera da letto, il borsone contenente tutta la refurtiva, appoggiato sul letto.

Alla luce dei fatti, i militari hanno arrestato la donna per i reati di furto aggravato e di evasione. Il Tribunale di Mestre (VE) l’ha condannata alla pena di 10 mesi di reclusione e 300 Euro di Multa. Terminata l’udienza è stata accompagnata al carcere femminile di Venezia per l’espiazione della pena.

Redazione

[22/11/2013]

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