CALCIO | Il problema Sneijder all' Inter diventa sempre più grosso, e ora anche di natura legale. Si stanno muovendo i 'sindacati' presumendo un comportamento scorretto nei confronti del 'lavoratore'. Sneijder è guarito dall'infortunio, si allena regolarmente, ma non gioca.
I fatti: da questa estate l' Inter – come quasi tutte le squadre – ha attuato un piano di ridimensionamento di spese, acquisti e ingaggi. Quasi tutti i giocatori si sono adattati ai nuovi parametri per evitare una strada che avrebbe portato al fallimento, e i contratti sono stati tutti ridiscussi. All' Inter, tutti tranne quello di Sneijder, che gli garantiscono 6 milioni di euro netti all'anno più bonus fino al 2015, che corrispondono a circa 13-14 di spesa lorda.Sneijder attualmente si allena ma non gioca, e ora si è mossa la Fifpro, il sindacato mondiale dei calciatori, con una nota ufficiale nella quale si fa specifico riferimento ai casi di Sneijder e a Llorente (caso simile nell'Athletic Bilbao) ricordando, in buona sostanza, che i contratti vanno rispettati.
Ma quante volte, all' Inter (ma pure nelle altre squadre) un giocatore con contratto che non scadeva ha concordato un ulteriore prolungamento in cambio di un aumento e poi magari si è accordato con un'altra squadra a fine stagione facendo le valigie pur con ancora due-tre-quattro anni da completare? Il più famoso di Moratti? Ronaldo, probabilmente, ma non pensiamo a Ibrahimovic, oppure a Mourinho stesso.
Morale? Se i contratti possono e devono essere ridiscussi perchè lo chiede il 'prestatore d'opera', perchè non dovrebbero se lo chiede la controparte?
La Fifpro, sindacato molto importante, ha chiesto l'intervento di Fifa, Uefa e Commissione europea.
Moratti invece, ieri a New York per la celebrazione all'Onu per i 15 anni di attività di «Inter Campus», getta acqua sul fuoco.
«Il nostro atteggiamento è di piena apertura. Il giocatore è fuori per ragioni tecniche e su questo spetta solo all'allenatore decidere».
In effetti, con l'attuale assetto a tridente di Stramaccioni, Sneijder potrebbe non giocare per motivi tattici. Chi può dire di no.
Paolo Pradolin
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[29/11/2012]