L’Inter apre con uno 0-0. Ai più è venuta in mente la squadra che stentava ad arrivare all’aera avversaria della scorsa stagione, nonostante vi siano stati buoni innesti questa estate.
L’Inter, nel complesso, ha fatto di più del Torino, ma è anche vero che ha rischiato di perdere, però. Come quando dopo 20 minuti ha regalato (con la magnanimità dell’arbitro) una possibilità su rigore che Samir Handanovic ha sventato.
L’Inter costruisce pochissimo in fase offensiva, ripiega volentieri in una tattica attendista, cercando di rubare il pallone e ripartire, ma se poi tutte le azioni si esuriscono alla trequarti ecco che la tattica non può produrre.
I sei gol contro gli islandesi non facevano testo, ora l’abbiamo capito. Ma quello che preoccupa davvero i tifosi nerazzurri è la mancanza d’idee: i primi tre calci d’angolo, ad esempio, sono stati battuti come peggio non sarebbe stato possibile: tutti rasoterra, tutti in modo approssimativo e tutti hanno provocato la ripartenza dei granata.
L’Inter non si sveglia neanche dopo la grande paura del rigore. Hernanes tra i più lucidi, Kovacic di nuovo imballato, Icardi pericoloso e Osvaldo mobile.
La prima Inter del campionato è tutta qui, assieme ad un numero di errori fuori da ogni statistica. Rosso a Vidic nel finale per aver battuto le mani all’arbitro e applausi dagli spalti al Torino.
Roberto Dal Maschio
01/09/2014
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