Ingresso a Medicina: niente più quiz. Alla fine, a contare «saranno soltanto la preparazione e la motivazione» dei ragazzi. E, soprattutto, il banco di prova arriverà alla fine del primo o del secondo anno di università. Ma in cambio la selezione «sarà più dura».
Il vecchio sistema con i quiz aveva portato polemiche, proteste, ricorsi al Tar e appelli da Nord a Sud, anche di recente, e il ministro dell’Istruzione Stefania Giannini ha così rivoluzionato le carte: entro luglio arriverà il nuovo sistema di selezione per gli aspiranti camici bianchi.
Il capo del Miur però precisa: le novità valgono soltanto dall’anno accademico 2015/2016. Per chi ha fatto il quiz lo scorso aprile non cambia nulla. Così come resta tutto com’è per gli altri corsi ad accesso programmato.
«Il meccanismo andava cambiato il prima possibile», ragiona il ministro. «Non solo per il caos sui test di primavera, ma anche per quei ragazzi che — in centinaia, migliaia — vanno a formarsi in Albania e Romania per evitare un numero chiuso che qui è stato concepito e applicato male».
Il nuovo sistema si ispira al modello francese — un primo anno aperto a tutti con sbarramento finale: continui solo se passi gli esami —, «non solo perché ha una realtà accademica simile alla nostra, ma anche perché molti Paesi guardano a Parigi come ad un esempio da seguire». Certo, il tutto dovrà essere importato «con dei correttivi che tengano conto delle caratteristiche italiane».
Ingresso a Medicina: via i quiz, anche perché, conferma il ministro Giannini, «non hanno senso». «Nell’ultimo test c’erano domande di Logica e Cultura generale che francamente mi hanno lasciato perplessa», commenta. E così nella nuova ammissione «conteranno solo la preparazione e le capacità dello studente».
Paolo Pradolin
[21/05/2014]
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