Se in ufficio troverete le scrivanie vuote e a scuola di vostro figlio scarseggiano i bambini non stupitevi… la causa si chiama AH3N2, il virus della stagione influenzale in corso che questa settimana avrà il suo picco più alto. A dirlo sono le analisi epidemiologiche dell’Asl 12, che prevedono per i prossimi giorni circa 3500 persone a letto nel territorio di competenza dell’azienda sanitaria.
L’influenza quest’anno aveva già decimato durante le feste di Natale e Capodanno, con 450mila italiani influenzati, e con circa 100 mila bambini costretti a restare a casa con febbre e raffreddori.
Anche la rete di sorveglianza “Influnet”, coordinata dall’Istituto Superiore di Sanità, conferma la crescita dei casi di influenza con il picco a fine gennaio. I più colpiti sono i bambini sotto i 5 anni di età. Le scuole, in questi giorni, erano già mezze vuote e il più delle volte sono proprio i piccini a fare da “untori” al resto della famiglia.
SINTOMI: febbre elevata per 2 giorni, poi scende ma può ripresentarsi per un altro paio di giorni. Ad essa si aggiungono altri sintomi collaterali. Tipo respiratorio: raffreddore, mal di gola, tosse secca e poi grassa, dolori muscolare.
Tipo gastrointestinale: con vomito e scariche diarroiche.
La durata dell’influenza va dai 5 ai 7 giorni.
CURE: Riposo, acqua e zucchero, se lo stomaco lo permette, frutta e verdura. Per i bambini: paracetamolo se occorre, senza antibiotici, salvo espressa prescrizione pediatrica dopo la visita del bambino. Senza cortisonici per via orale, salvo espressa indicazione medica. Il cortisone è un antinfiammatorio broncodilatatore necessario in caso di broncospasmo, pertanto la sua utilità deve essere valutata dal pediatra.
CONTAGIO. Il virus si trasmette prima ancora che appaiano i sintomi, con un semplice colpo di tosse, uno starnuto o una stretta di mano. In caso di sintomi pesanti o che persistono troppo a lungo (oltre i 5 giorni) è necessario consultare il medico. Si è contagiosi dal momento in cui si contrae il virus e fino a 5-7 giorni dalla scomparsa dei sintomi.
PREVENZIONE. Lavarsi spesso le mani, coprirsi la bocca in caso di colpi di tosse e utilizzare fazzoletti di carta e mascherine se a contatto con persone influenzate sono consigli utili a evitare, o quantomeno a limitare, il contagio.
Giorgia Pradolin
[20/01/2014]
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