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Influenza H1N1, oggi a Verona il primo vaccinato in Veneto

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[16/10] Si chiama Roberto Albertini, ed è un tecnico di radiologia dell’Ulss 20 di Verona, il primo vaccinato in Veneto contro l’influenza A/H1N1.
La dose è stata somministrata oggi nella sede dell’Ulss scaligera, dove l’Assessore regionale alla Sanità  Sandro Sandri ha anche fatto il punto della situazione.

 

"Il ministero – ha detto Sandri – ci ha assicurato che ora gli invii di vaccino saranno frequenti e attendiamo un nuovo arrivo di 50.000 dosi nei primi giorni della prossima settimana. Quindi, mano a mano che le riceveremo, la vaccinazione si allargherà , andando ad interessare, in queste prime settimane, le categorie prioritarie indicate nell’Ordinanza Fazio del 30 settembre".
Si tratta delle persone ritenute essenziali per il mantenimento della continuità  assistenziale e lavorativa, e cioè il personale sanitario e sociosanitario, le forze dell’ordine e la protezione civile, il personale di Amministrazioni, Enti e Società  che assicurino i servizi pubblici essenziali, i donatori di sangue.

“Ai primi di novembre – aggiunge Sandri – riteniamo si potrà  passare alla popolazione, anche qui partendo dalle categorie a rischio individuate a livello nazionale".
Si tratta delle donne al secondo o terzo mese di gravidanza, delle persone a rischio per eventuali patologie di cui soffrano comprese tra 6 mesi e 65 anni, dei giovani compresi tra 6 mesi e 17 anni che non rientrino nella precedente categoria, delle persone tra 18 e 27 anni non rientranti in altre categorie.

“Nell’arco di 7-10 giorni – continua Sandri – attendiamo dagli esperti nazionali indicazioni definitive riguardo alla possibilità  di effettuare la vaccinazione monodose. In caso affermativo è ovvio che il novero dei cittadini vaccinabili praticamente raddoppierebbe. Per quanto mi riguarda, confermo la mia convinzione che, se i quantitativi lo permetteranno, l’offerta del vaccino vada fatta indistintamente a tutta la popolazione che lo desideri".

Diffuse anche utili regole di comportamento: in caso di sintomi influenzali, le persone non devono recarsi di persona né al pronto soccorso né all’ambulatorio del medico di base, ma contattare telefonicamente quest’ultimo, che valuterà  appropriatamente il da farsi. Per quanto riguarda i comportamenti quotidiani, ribadita la raccomandazione a lavarsi spesso le mani, a tossire e starnutire coprendosi con un fazzoletto di carta e gettandolo nel primo contenitore disponibile, ad areare frequentemente i locali in cui si risiede, a fare un’attenta igiene orale, ad evitare, se possibile, i luoghi molto affollati, a non bere o mangiare in più persone dallo stesso bicchiere, lattina, bottiglietta o piatto.

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