NOTIZIE VENEZIA | Era intento a tagliare, con un flessibile e la fiamma ossidrica, un bidone contenente materiale chimico per la bonifica in una fabbrica di Dolo, quando le sostanze presenti all'interno hanno fatto esplodere il fusto, causando fortunatamente 'solo' una grave frattura alla gamba di un operaio 30enne romeno.
La ditta, i cui titolari di lavoro sono romeni come l'operaio, si occupa dell'impermeabilizzazione di scafi con vetroresine per imbarcazioni. Al lavoratore, per il quale i carabinieri e lo Spisal di Dolo stanno cercando di capire se lavorasse in nero o meno, era stato dato l'incarico dispostare e bonificare l'area dai contenitori in metallo, fendere i fusti e scaricare il loro contenuto.
Aveva già tagliato una serie di contenitori quando, verso le 10.30, l'incidente: le sostanze contenute hanno innescato una reazione che ha fatto esplodere il barile, sbalzando all'indietro il malcapitato a causa del violento spostamento d'aria.
Secondo i vigili della caserma di Mira, la causa dello scoppio è stata la mancata bonifica del contenitore, dove sarebbero rimasti dei resti di materiale infiammabile, che ha reagito al contatto con la fiamma ossidrica.
All'uomo, ricoverato d'urgenza all'ospedale di Dolo, è stata data una prognosi di circa 60 giorni, mentre il cantiere teatro dell'incidente è stato posto sotto sequestro.
Sara Prian
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[07/06/2013]