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[09/08] E' confermato che sono cinque le vittime italiane dell'incidente aereo sopra il fiume Hudson. Erano tutti a bordo dell'elicottero (nella foto il logo della compagnia) che stava sorvolando la zona per una gita turistica intorno la Statua della Libertà e che si è scontrato in aria con l'aereo Piper che trasportava due passeggeri adulti e un bambino.Sono stati recuperati finora quattro corpi mentre sono 9 le vittime accertate della tragedia. Il sindaco della città di New York, Michael Bloomberg, aveva escluso da subito che potessero esserci sopravissuti.Non c'è stato, questa volta, un altro "miracolo dell'Hudson", come quando il pilota Chesley Sullenberg è riuscito a far planare il suo airbus sul fiume senza vittime. Si allunga, anzi, la striscia di incidenti in quella zona ad altissima densità aerea. Solo tre anni fa, in luglio, l'ultimo elicottero precipitato nello stesso fiume, per fortuna senza vittime.
In quella striscia di cielo passano, normalmente ad un'altezza di 1500-1700 metri, un'infinità di jet diretti agli aeroporti "Kennedy", "La Guardia" e "Newark". Ad una quota vicina ai 7-800 metri passano invece gli aerei privati, mentre ad una altezza che non dovrebbe essere mai superiore ai 300-350 metri vi è la linea degli elicotteri che così non si incrocerebbero mai con altri velivoli. Cosa che, stavolta, non è avvenuta.
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