Dal 2012 aumentata la chiusura di bar e ristoranti, causa principale la crisi economica. Questo è il concetto chiave, emerso ieri durante l’Assemblea nazionale della Federazione italiana dei pubblici esercizi (Fipe di Confcommercio).
È stato il presidente della Federazione, Erminio Alajmo, a rivelare i dati, in termini numerici ed economici, dei locali che hanno dichiarato la serrata durante lo scorso anno: sono 345 in meno i ristoranti e 360 i bar in meno, al netto delle aperture, per il 2012.
Le zone più a rischio Venezia e Verona, la prima con il 21,7% in meno di ristoranti, la seconda, 19,5% di bar.
Per ora il dato del 2013 si ferma a -6.219 tra aperture e chiusure totali.
Per fermare questo fenomeno che ormai dilaga, servirebbe soprattutto, dice la Fipe: «Intervenire sulla fiscalità, per restituire potere di acquisto alle famiglie che sono i nostri primi clienti».
Alice Bianco
[26/11/2013]
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