NOTIZIE ITALIANE | La partita sull' IMU è più aperta che mai. Mentre Berlusconi ne fa ormai questione di principio ('Via a tutti o niente fiducia') la posizione di Cinque Stelle propende verso un «sì». Attenzione però, non un «sì» tout court ma un decreto sulla sospensione dell'Imu a giugno: “orizzontale, altrimenti favoriremmo chi ha casa e redditi elevati. Invece deve essere garantito a soglie di reddito basse, con un limite”. La posizione è chiarita da Vito Crimi, capogruppoal Senato. “Siamo favorevoli a togliere l'Imu sulla prima casa, purché sia garantito un certo equilibrio rispetto ai redditi”.Crimi continua: “La contribuzione deve essere progressiva rispetto ai propri redditi. Noi partiamo dal principio che devono essere garantiti i fabbisogni primari. Fabbisogni primari sono il vitto e la casa”. «La sospensione dell'IMU potrebbe iniziare dai redditi bassi per poi, gradualmente, vedere fino a dove può arrivare. Le risorse per una parziale abolizione si potrebbero ricavare, per esempio, dalla tassazione delle rendite finanziarie” conclude Crimi. L'ultimo pensiero del capogruppo M5S al Senato è andato ai problemi legati alla Cig: “Non si può non votare sì al rifinanziamento della cassa integrazione — ha chiarito —. Ma poi va cambiato il modello di welfare. Noi puntiamo al reddito di cittadinanza”.
[06/05/2013]