Una piccola schiarita nel cielo aggrottato e nuvoloso dell’ Imu. Il Pd ritira l’emendamento che voleva far pagare la prima rata dell’Imu a proprietari di case che hanno una rendita catastale superiore ai 750 euro.
L’accordo per il disinnesco della ‘bomba politica’ che minava il governo di larghe intese, è arrivato una riunione di emergenza a Palazzo Chigi. Ma se il Pd ha fatto marci indietro, non arretra Scelta civica, che ha presentato due emendamenti analoghi e pretende garanzie che non aumentino altre tasse, come le accise sulla benzina.
Il ritiro degli emendamenti è stato visto con grande favore dal Pdl, già pronto alle barricate politiche. Renato Brunetta si era espresso parlando di un Pd «bolscevico» e di voler «colpire la piccola borghesia». Il capo dello Stato, Giorgio Napolitano, in mattinata aveva invece invitato a «non sopravvalutare» le polemiche sull’Imu.
Dietro alle guerricciole, secondo qualcuno, c’era un preciso disegno politico. Franco Debenedetti, già senatore ds, aveva dichiarato: «Dietro le polemiche, c’è il tentativo di Renzi di attaccare Letta e il suo disegno centrista, usando temi di sinistra».
Renzi, in mattinata, aveva invece dichiarato: «Si mettano d’accordo. Per me va bene qualsiasi soluzione, se c’è un impegno politico lo rispettino ma al di là di questo bisogna smetterla di guardarsi l’ombelico. Spero che il Paese colga questo momento per non continuare nei derby quotidiani».
Paolo Pradolin
[09/10/2013]
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