Tegola su quanti ambivano un sistema turistico meno impattante, magari perchè devono confrontarsi con problematiche reali ogni giorno, come quelle dei trasporti pubblici lagunari che non riescono più a sostenere l’urto degli arrivi.
Il presidente del Senato, Pietro Grasso, ha ribadito oggi un ‘no’ secco all’ipotesi di un numero chiuso di arrivi a Venezia.
“Dico assolutamente no – ha risposto Grasso alle domande dei cronisti – alla chiusura della città. E, anche si deve tornare all’idea che una vacanza non ha senso senza vedere Venezia, ciò deve essere studiato in maniera compatibile alla regolamentazione dei flussi della città”.
Il presidente si è poi espresso sul tema delle grandi navi, dicendo di aver affrontato il problema con il senatore Felice Casson “che ha sposato la causa”. “L’idea più corretta – ha aggiunto – è quella di una valutazione con i giusti equilibri, che non allontanino i flussi turistici, ma nel contempo riescano a trovare una soluzione all’eventuale danno che può derivare dal passaggio delle navi”.
Una risposta, apparentemente qualunquistica, che ha comunque avuto il merito di non soddisfare nessuna delle due fazioni opposte nella vicenda.
Redazione
07/09/2014
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