[02/12] Riceviamo e, volentieri, pubblichiamo una lettera di Luigi Brugnaro presidente delle squadre di pallacanestro della Reyer.
Mi sono avvicinato al mondo dello sport perché da sempre sono affascinato dalle sfide e ho scelto di assumere la presidenza della Reyer Venezia Mestre per tutto quello che essa rappresenta per la nostra Città di acqua e di terra. Ho sempre creduto nell’umiltà come valore fondamentale per competere e sono certo di dover imparare molto di più dalle sconfitte che dalle vittorie.Nell’accettare il verdetto del campo non posso però stare zitto quando l’imparzialità nell’applicazione delle regole del gioco viene violata. Come Presidente della Reyer mi sento perciò di rivendicare il diritto all’equità di giudizio, a tutela della società stessa che ho l’onore di presiedere e dell’intero movimento cestistico veneziano.
Per questo motivo a caldo ho manifestato l’intenzione di ritirare entrambe le prime squadre, come segno di protesta contro una serie di avvenimenti oltremodo penalizzanti per la nostra società . Una serie di episodi che risultano aver infranto i principi della lealtà sportiva proprio da coloro che dovrebbero invece garantirla come sommo valore.L’incredibile direzione di gara della partita tra Umana Reyer e Dinamo Sassari, della quale tutti si sono potuti accorgere e di cui è stata informata la massima dirigenza della Federazione nonché del coordinamento arbitrale e della giustizia sportiva, è infatti l’ultimo di una serie di torti eclatanti che la Reyer ha palesemente subito.
Non spetta più a me ormai denunciare oltre alcunché, ma devo prendere atto dell’ impossibilità di ottenere giustizia da chi invece dovrebbe autonomamente garantirla. Chiediamo pubblicamente e senza sotterfugi a tutti quelli che ne hanno l’autorità e il coraggio, che sulla terna arbitrale in questione venga aperta un’inchiesta immediata e nel frattempo che queste persone vengano sospese dall’attività cosi male esercitata.
Non mi resta che constatare inoltre che il peso di cui gode la nostra società , e di conseguenza la nostra Città , in determinati ambienti non è sufficiente nemmeno a garantire l’uniformità di giudizio. E questo probabilmente avviene perché di fatto gli unici che ci stanno vicino veramente sono i numerosissimi tifosi e appassionati che sempre ci seguono nonché le aziende sponsor e partner che ci sostengono e che credono in questo progetto di aggregazione.Mancano invece l’appoggio, la solidarietà e la presenza delle Istituzioni della Città che dimenticano che la Reyer fa parte del patrimonio storico, culturale e sociale del nostro territorio. Non si può non riconoscere che pur rappresentando un fenomeno sociale che coinvolge migliaia di persone di fatto questa società è stata lasciata sola per troppo tempo.
Sono convinto che Venezia abbia le potenzialità per competere ai massimi livelli con dignità , in campo e fuori, ma proprio come insegna lo sport se non si fa squadra tutti insieme non si vince. Pur con molta rabbia per torti gravi palesemente ricevuti dalla Reyer e per questo senso di solitudine che ci circonda, ritengo doveroso superare questo sentimento al fine di onorare l’impegno che ho preso di partecipare a questa stagione sportiva: lo devo prima di tutto alle migliaia di giovani atleti che tutti i giorni sudano e si impegnano nel progetto Reyer, nobilitando così la nostra maglia e i nostri colori. Io e tutti i miei dirigenti, collaboratori, staff e atleti continueremo a giocare uniti più di prima, con umiltà , lealtà sportiva e con ancora maggior impegno. Grande fiducia e grande sostegno ai colori orogranata, ai colori della nostra storia.
Perché la Reyer va rispettata! Viva la Reyer, viva Venezia ...duri i banchi fioi!
Luigi Brugnaro