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[04/12] "Ho fatto parte dagli anni Ottanta al Duemila di un'associazione terroristico-mafiosa denominata Cosa nostra. Dico terroristica per quello che mi consta personalmente, perché dopo gli attentati di via D'Amelio e Capaci, ci siamo spinti oltre, come l'attentato al dottor Costanzo (Maurizio ndr)".Sono queste le parole con cui il pentito Gaspare Spatuzza ha iniziato oggi la sua deposizione al processo d'appello a carico del senatore Marcello Dell'Utri, condannato in primo grado a nove anni per concorso di associazione mafiosa.
I giudici della seconda sezione della Corte d'Appello di Palermo hanno ascoltato il pentito di mafia a Torino, in trasferta per ragioni di sicurezza.
In sostanza, Spatuzza conferma quanto già dichiarato ai pm, e cioè che i fratelli Graviano, capimafia, gli avrebbero confidato che Cosa Nostra fra il '93 e il '94 era in contatto con Dell'Utri e Berlusconi come suoi referenti politici."Nel '94 incontrai Giuseppe Graviano in un bar in Via Veneto, aveva un atteggiamento gioioso, ci siamo seduti e disse che avevamo ottenuto e chiuso tutto quello che cercavamo grazie alla serietà delle persone che avevano portato avanti quella storia. Mi vennero fatti due nomi tra cui quello di Berlusconi. Io chiesi se era quello di Canale 5 e mi disse: sì. C'era pure un altro nostro paesano (concittadino). Grazie alla serietà di queste persone ci avevano messo il paese nelle mani" conclude il pentito.ma.na.