Tanta acqua, così tanta pioggia come non avveniva da ottant’anni.
Il maltempo sul Gargano ha fatto scappare più di mille turisti e ha fatto registrare due vittime: Antonio Facenna, un ragazzo di 24 anni, e il Vincenzo Blenxs, 70 anni, ufficialmente ancora «disperso».
In molti puntano il dito sul dissesto geologico: quando la gente scappa via da campeggi, alberghi, resort non è solo un problema di maltempo.
L’alluvione di questi giorni, l’esondazione di canali e torrenti, le frane e gli smottamenti, hanno dimostrato che anche quando si costruisce bisogna prendersi cura del luogo, della terra, della natura insomma. Ad esempio quando si costruisce fin sotto i costoni delle montagne, già una sola pioggia torrenziale può bastare a produrre una crisi.
In questi giorni di pioggia, il Gargano è diventato nero, cupo. Scene di ombrelloni portati via dal vento, le baie dalla sabbia fina e dorata trasformate in pantani di fango, roulotte rovesciate e sfasciate dalla furia dell’acqua.
Ora le condizioni del tempo sono leggermente migliorate e le previsioni lasciano ben sperare. Serviranno giorni per ripulire tutto quel fango.
Redazione
07/09/2014
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