Non molto alto, magro e di carnagione bianca, vestito con una felpa scura con cappuccio e una borsa a tracolla che riporta un cuore trafitto da una freccia. Ma soprattutto la sua immagine, quel volto che da tempo era il terrore dei locali di Venezia, pur senza conoscerlo.
C’è l’immagine del ladro “ombra” che ha colpito martedì notte (per la terza volta in un mese) “Il santo bevitore”, il bar a Santa Fosca, tra i fotogrammi di un video.
La stessa sera, nella zona, è stata derubata anche la pizzeria “Le campane”.
Il titolare de “Il santo bevitore” dopo la terza amara scoperta si è subito rivolto alla polizia per fare denuncia, nonostante il bottino del ladro fosse stato solo di pochi spiccioli.
Il ladro, per entrare, ha trapanato la serratura della porta del locale, che ora è nuovamente da cambiare. Quello che però il ladro non sapeva, era di essere filmato da una telecamera di sorveglianza appositamente sistemata dal titolare.
I filmati sono al vaglio delle forze dell’ordine, analoghi a quelli già agli atti per altre attività derubate nel centro storico.
“I commercianti sono disperati a Cannaregio – spiega Manuel Tiffi, presidente dell’associazione “Il Popolo veneziano” – i continui furti stanno mettendo in ginocchio molte attività, chiediamo maggiore sicurezza e, in questo senso, un immediato intervento del Questore e dell’Amministrazione Comunale.
Paolo Pradolin
[23/01/2014]
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e se anche noi istituissimo le ronde dei cittadini, in questa Venezia irriconoscibile in veloce evoluzione si, ma verso il modello far west