Venezia e Mestre dicono sì al testamento biologico. Ieri il Comune, in accordo con il Consiglio Notarile veneziano, ha così firmato una convenzione per attivare il ‘’Registro delle dichiarazioni anticipate di trattamento’’.
Tutti i cittadini della città storica e della terraferma, prima di morire, potranno perciò esprimere la loro volontà in merito alle cure sanitarie, nel caso in cui, ritrovandosi in stato assente e perdendo la coscienza e la facoltà di intendere e volere, siano loro stessi a decidere, secondo quanto stabilito in precedenza, come affrontare la situazione.
Da marzo e per una volta al mese, all’Urp (Ufficio Relazioni con il Pubblico) di Mestre e a quello di Venezia, vi sarà un notaio per registrare e dare tutte le informazioni del caso, per chi volesse accingersi ad iscriversi al Registro.
Sono una decina, i notai che si metteranno a disposizione della gente e previo appuntamento, aiuteranno tutti, anche chi a Mestre o Venezia ha solo il domicilio. Costo totale per l’accesso, 16 euro, quelli da spendere per la marca da bollo e nulla di più.
Il direttore generale del Comune, Luigi Bassetto ha spiegato che ‘’pur in mancanza di una legge nazionale, il Comune ha deciso di attivarsi per assicurare il diritto di scelta ai propri cittadini’’. Molte erano state le firme raccolte anche negli anni scorsi e gli abitanti, possono ora ritenersi soddisfatti.
Sebastiano Bonzio, consigliere della Federazione della Sinistra, primo firmatario di questa proposta, si ritiene contento, considerando questo nuovo servizio ‘’un’enorme vittoria nei diritti civili della comunità.’’
Alice Bianco
[06/03/2014]
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